lunedì 19 maggio 2014

Gheodrome



"Hai turbato i miei pensieri piu´ sconnessi per indicibili notti senza sonno, ho deciso che non potevo non viverti almeno una volta, la sola e unica volta, prima di quel doloroso addio che distruggera´ per sempre la tua anima sommersa da estreme emozioni, ormai diventate silenzio da anni lontani...soltanto i ricordi riaffioreranno dalle tue ceneri..."

Arriviamo al Gheodrome dopo un viaggio infinito, gia´ da lontano scorgo il suo profilo, rimango a bocca aperta...mi sento piccola di fronte a lei, a cio´ che e´ stata...a cio´ che io non ho mai lontanamente vissuto...
Aspettiamo alcuni amici e poi ci avviamo tra ringhiere arrugginite e parcheggi che non esistono piu´, il degrado fa da padrone ad ogni nostro singolo passo, saliamo le scale sul retro della discoteca, un brivido mi scende lungo la schiena e mi chiedo chissa´ quali segreti e quali sconfinate memorie si nascondono tra le sue mura...
Scostiamo la porta,che con un pesante cigolio ci lascia entrare nel buio cuore di quel mondo perduto...davanti a me un´enorme sala da ballo e piu´ in la´ il palco della consolle, lateralmente due imponenti scalinate portano al piano superiore...volevo piangere,ma non ci riuscivo...mille sensazioni stavano attraversando il mio corpo...e il perche´ di tutto questo continuava a rimbombare nella mia mente..
Ci aggiriamo tra i fantasmi del suo passato, mentre un nostro amico ci racconta di strepitose notti trascorse all´interno del Gheodrome..tra un´emozione e l´altra i ricordi sono commoventi...e io mi immagino tutto come lui descrive, e quasi mi tremano le parole quando dico che era fenomenale...
Saliamo quelle gradinate un tempo illuminate al suono della musica, dall´alto mi sembra ancora di poter vedere la gente ballare e quelle luci che si riflettono in una incredibile magia..ma il vuoto e il continuo tichettio delle gocce d´acqua che scendono dalle infiltrazioni dello stabile mi riportano alla triste realta´...
Sulla nostra via troviamo un´altra saletta e quello che rimane di un bancone da bar..gli spiragli di luce non arrivano fino al piano superiore, ma si riescono ancora a vedere le gabbie in cui, una volta, ci si sfidava a quell´ultimo ballo prima dell´alba...
Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso quello che era l´ingresso della discoteca, una rampa a mezzaluna porta al bancone della cassa e al guardaroba..gli specchi sembrano riflettere ancora quelle felicita´ lontane di un film che troppo presto ha visto i sui titoli di coda...
Nato a fine anni 60' con il nome di Geo, ospito´ grandi voci come Modugno, Battisti e artisti internazionali come i Genesis..e mentre il tempo correva veloce il successo del Geo arrivava alle stelle..negli anni 90',cambio´ nome in Mesibisco, per poi diventare a fine decennio il mitico Gheodrome, consacrandolo cosi´ a tempio della techno-hardcore...
Nonostante nel 1997 fu vittima di un devastate incendio, la discoteca venne restaurata per vivere gli ultimi anni di quel suo innato splendore, fino a quel maledetto 2002, anno che decreto´ la chiusura definitiva del locale...tutto il resto sono solo lacrime di tristezza...
Sul retro del guardaroba troviamo nostalgici flyer datati a inizio millennio e mi chiedo come deve essere stata quella serata techno di ferragosto....il tempo vola e noi non ce ne accorgiamo,sara´ passata piu´ di un´ ora da quando siamo stati inghiottiti da meravigliose fantasie e profonde emozioni...
..al centro della sala, caro Gheodrome, ti osservo per l´ultima volta, ti respiro, colgo la tua malinconia distorta e voglio immaginarti bella come tanti anni fa...ce ne andiamo, richiudendo la porta alle nostre spalle consapevole che non ti rivedro´ mai piu´...
Nessuno potra´ mai dimenticarti..non sara´ piu´ cosi´ lontano quel " ti ricordi di quella volta che siamo andati al Gheo..."...nel nostro cuore solo i ricordi piu´ belli vivono in eterno..e tu,caro Gheodrome, lo sei stata...grazie per tutte quelle emozioni che hai fatto vivere...




...ricordi...


...un immenso grazie a Chris per le foto...