martedì 22 settembre 2015

Piper

L´estate e le sue emozioni...e cosi´ anche quest'anno partiamo per il mare, ignari che queste vacanze avrebbero portato con se´ qualche nuova scoperta e nuove storie di discoteche che furono...cosi´, forse solo per caso, o forse per magia di attrazione...
Ci ritroviamo a scorazzare  con lo scooter lungo il litorale della Versilia come turisti estasiati, con il vento che accarezza il viso, tra l´odore del mare e lo smog di troppe automobili in fila alla disperata ricerca di un parcheggio vicino alla spiaggia...
Il  Piper e la sua storia, abbandonato sul lungomare tra mura scrostate, insegne mancanti e visibili segni di vandalismo...nessuno sembra farci caso ormai...mi siedo su quel muretto davanti l´entrata, nonostante una miriade di biciclette sfrecciano sulla ciclabile vicino alla discoteca...mi siedo ed immagino il suo mito...
Il Piper nasce alla fine degli anni 60', come succursale del famoso Piper di Roma, ad opera di Alberigo Crocetta.
Il locale, con il nome di Piper2000, viene inaugurato nel 1970, attirando moltissimi giovani provenienti dalla Toscana e regioni limitrofe; il suo palinsesto musicale prevedeva l´esibizione degli allora astri nascenti della musica italiana e internazionale come Genesis, Dik Dik, New Trolls, Patty Pravo "la ragazza del Piper" e i maggiori esponenti della Rock e Beat Generation.
C'era voglia di musica nuova, rivoluzionaria, voglia di stare in compagnia e divertirsi, questo e non solo era il Piper2000...cio´ che pero´era destinato a diventare un mito, dopo la memorabile estate del 1972, si vide tristemente chiudere i battenti..
Successivamente il locale venne riconvertito come night club con il nome di Caprice, ma anche questo, dopo svariate disavventure economiche e giudiziarie venne chiuso definitivamente.
Dopo anni d´oblio, nel 2010, una tentata riapertura dello storico locale sembrava ridare luce a cio´ che per anni era stato un punto di riferimento per la musica,...ma nulla tornera´ piu´ come prima...anche questa volta il Piper2000 vide sprofondare il proprio mito...ma questa volta senza ritorno...

"...perche´ sono posti come il Piper che mantengono vivi i sogni e alimentano la fiamma della speranza di avere un giorno, un' altra occasione, di cambiare il mondo..." (cit.)



martedì 7 luglio 2015

Ritorno al Ciao Ciao

Ritorniamo in quel luogo sospeso nel tempo, dove sospese erano rimaste anche le mie emozioni...nel tramonto di due anni fa avevo potuto scorgere la sua integra bellezza ormai decadente, assaporando quell´atmosfera tra polverose piste da ballo e divanetti solitari rinchiusi tra ringhiere arrugginite...
Oggi molte cose sono cambiate, incursioni,vandalismi e le fiamme di un incendio hanno contribuito a rendere la stabilita´ della disco ancora piu´ precaria...
Entriamo nel buio che non e´ buio, in una luce che non e´ luce...solo i timidi spiragli di una giornata ancora invernale illuminano debolmente quel che rimane di una maestosa sala da ballo, in cui e´ facile farsi trasportare dall´immaginazione e fermare con uno sguardo quell´istante che ti porta indietro nel tempo...
Camminiamo tra ombra e polvere...pezzi di soffitto pendono come stalattiti dall´alto di un´altra saletta...e´ quasi impossibile percorrerla tutta senza rischiare di inciampare tra le sue rovine dimenticate, immerse in una semi-oscurita´ che pian piano ci circonda...
Dell´entrata principale rimane ben poco,dalle inferriate si riesce a vedere la statale...decidiamo cosi´ di fare un ultimo giro, rimanendo totalmente affascinati da quei "murales" (non saprei come chiamarli), che delimitano le pareti di ogni saletta...immagini scrostate che sembrano raccontare storie perdute nella notte dei tempi...
Presto del Ciao Ciao rimarranno soltanto le sue ceneri...ma forse, in fondo e´ meglio cosi´...il degrado aveva trasformato la discoteca in uno spettro senz´anima....il Ciao Ciao non era piu´ il Ciao Ciao...
...a tutti coloro che ti hanno amato...questo non e´ un addio...e´ soltanto un arrivederci nei nostri ricordi....


venerdì 27 marzo 2015

Domina

La discoteca sulla collina...
Nata nel 1994 sulle ceneri di un ex ristorante, il Domina non aveva nemmeno le sembianze di una discoteca...costruita "verticalmente" su quattro piani, aveva il suo ingresso a bordo strada con un bar/paninoteca..poi si scendeva giu´ all´interno del locale..per ogni piano,una sala diversa...Attack Place..Bunker Aquarium..Olympus Privee...e una pista esterna, chiamata Star Place.
Nonostante il passare degli anni, la disco rimase fedele al suo nome originario: Domina, Domina New Area e Domina Revolution diventando celebre per il genere musicale della techno...tant´e´ che alcuni flyers sono ancora visibili tra le rovine del locale.
Il Domina pero´, non sempre godette di una buona fama:...a causa di un copioso giro di droga e ai frequenti incidenti automobilistici, a volte anche mortali, che si verificavano all´uscita della discoteca, venne da alcuni soprannominata "locale maledetto"...
Nel 2004, esattamente dieci anni dopo, venne chiusa definitivamente,..oggi giace in uno stato di totale abbandono,ritrovandosi spesso vittima di furti e e vandalismi da parte di gente ignobile.
Purtroppo non ho avuto modo di visitarla personalmente a causa di una notevole lontananza dal luogo dove si trova, ma voglio ringraziare di cuore, coloro che mi hanno inviato le foto, affinche´ potessi farne una mini recensione.
...posso solo immaginare che panorama mozzafiato, lassu´ tra quelle colline...e chissa´ quante magiche albe a coronare  la fine di quelle notti impossibili...accompagnando i ragazzi e i loro ricordi, in quel lungo viaggio verso casa...














...Grazie...

martedì 17 febbraio 2015

Il mio Remember Manhattan

Ho sempre avuto un debole per il Manhattan, credo che sia stato amore a prima vista, sono cresciuta sognando il suo mito mentre i racconti di mio fratello alimentavano i miei desideri piu´ nascosti...
Abitare a due passi e non poterci andare...il sabato sera sulla statale era coda assicurata...in macchina con i miei genitori per andare chissa´ dove..."ti prego fammi stare in coda piu´ a lungo possibile",..con il walk-man nelle orecchie e gli Snap a tutto volume, il Manhattan era per me una visione:...la musica che risuonava dall´interno e quel faro che illuminava il cielo..quante volte lo vedevo da casa mia..e sapevo che li´ c´era la mia discoteca..." quand´e´ che potro´ anche io andare a ballare li´?"..e appiccicata al finestrino della macchina facevo mille sogni ad occhi aperti...perche´ lei era la discoteca dei miei sogni....ed era il lontano 1998...
...7 febbraio 2015...da tanto aspettavo questo giorno...Remember Manhattan...un viaggio nel tempo e il Diamantik che diventa un portale per un´altra dimensione, perche´ li´ dentro tutto diventa possibile..per una sola e lunghissima notte...
Sono emozionata, quasi come fosse la prima volta in discoteca, forse perche´ vivo ogni cosa troppo intensamente...ma sono gia´ le 23.00 e dobbiamo andare...
Arriviamo al Diamantik e gia´ una fila chilometrica attende all´entrata.., fuori fa dannatamente freddo,ci mettiamo in fila sperando di non rimanerci troppo a lungo, tempo un quarto d´ora e finalmente entriamo...sento gia´ la musica di sottofondo e non vedo l´ora di ballare...
Iniziamo a fare un giro tra le varie sale, prima sala progressive,poi giu´ sala techno-metamorphosis, io abituata alla dance 90´, decido che si, mi piace decisamente anche la techno...tutto cassa e brividi, resistiamo per un po´ davanti la console per poi lasciare spazio al delirio...
Saliamo in sala commerciale, inizialmente non riesco nemmeno a sentire la musica perche´ ho ancora le orecchie ovattate,..li´ e´ praticamente impossibile ballare, ci buttiamo in pista, ma il caldo e´ soffocante, cosi´ torniamo in sala progressive..ci mettiamo un sacco di tempo per arrivarci e io non resisto molto in mezzo alla bolgia...troviamo posto dietro la console del dj , il pavimento sotto i miei piedi trema al ritmo della cassa e le luci stroboscopiche ti proiettano alla fine del mondo...
Tra amicizie ritrovate e cocktail di troppo non ce ne accorgiamo che il tempo vola, sono gia´  quasi le quattro di notte e decidiamo di andare a rilassarci nella sala liscio, dove tutto e´ piu´ tranquillo..
Non vorrei, ma la serata e´ quasi finita e un po´ di stanchezza inizia a farsi sentire, facciamo un ultimo giro tra le sale ancora visibilmente piene...scene post-apocalittiche con gente collassata sui divanetti in preda ad alcool e forse non solo, e gente che instancabilmente balla ancora senza fermarsi....Wow, la potenza del Manhattan...!
Ce ne andiamo alle quattro passate, arriviamo a casa con ancora le orecchie che fischiano e "Manhattan Manhattan" che rimbomba nella mia testa....quante emozioni in una sola notte...
Vorrei tanto aver potuto viverti, caro Manhattan...ricordo ancora com´eri nei sabati sera di tanti anni fa...e´ un qualcosa che non scordero´ mai...rimarrai per sempre come una foto nei miei pensieri..perche´ forse in realta´ non te ne sei mai andato del tutto....aspettando il prossimo Remember!